| Ecco la recensione/riassunto del libro che devo leggere x le vacanze di Natale:
"La mia piccola resistenza" e' un opera autobiografica, dove la scrittrice, figlia di un ufficiale britannico, narra le sue disavventure allo scoppio della Seconda Guerra Mondiale; ella, infatti, a quel tempo, viveva in territorio francese e, quando le ostilita' s'intensificarono, tento' inutilmente di rientrare in patria, rimanendo pero' isolata in Francia, lontana dai genitori. Da quel momento ebbero inizio le sue molteplici peripezie; piu' volte imprigionata, in campi di reclusione, dalla Gestapo, riusci' sempre a conservare uno spirito libero e combattivo, anche quando la malattia la provo' duramente nel fisico. In lei erano presenti sentimenti di amicizia e amore, ma mai di odio o di rancore; finalmente liberata, date le precarie condizioni fisiche, rientro' in Gran Bretagna. Tale ritorno fu, pero', deludente, causa l'atteggiamento distaccato dei compatrioti nei suoi confronti; l'unica consolazione per Antonia fu poter riabbracciare i suoi cari. Il libro e' relativamente lungo e rappresenta un intreccio molto complicato di avvenimenti; a mio parere, l'autrice sperava di creare una coscienza, nei ragazzi, circa le conseguenze disastrose di tutte le guerre, inutili strumenti di distruzione. Direi proprio che il messaggio e' chiaro ed incisivo, la lettura, infatti, e' coinvolgente e, soprattutto, si capta il concetto che, oltre alla fondamentale importanza che, per gli esseri umani, hanno i sentimenti di affetto e di amore, basilare e' il senso della dignita' umana che non deve mai essere calpestata e l'amore per la propria patria e per i propri connazionali, al di sopra di ogni pregiudizio. Bisogna anche riconoscere che la lettura di questo libro e' stata di grande aiuto per affrontare la quotidianita', in quanto, rendendosi conto delle avversita' che Antonia ha dovuto superare, si ha modo di comprendere quanto i problemi di tutti i giorni siano di poco rilievo. La scrittrice fa, inoltre, apprezzare maggiormente la tenacia e la fiducia in un futuro migliore, dato che proprio tali sentimenti sono stati la sua ancora di salvezza. Infatti, Antonia, pur avendo sopportato momenti particolarmente duri, che l'hanno segnata sia fisicamente che psicologicamente, non ha mai perso la volonta' di lottare per vivere la gioia di esistere; inoltre, tutto questo rende ancor piu' evidente che sono le piccole ed "insignificanti" gioie, a dare la vera felicita' ed a non venire mi meno, se ci si impegna a conservarle. In conclusione, non ho critiche sull'uso di "La mia piccola resistenza" nelle biblioteche scolastiche come testo educativo, anzi, suggerirei di scegliere altri testi di analoghi contenuti, indipendentemente dall'ambiente e dalle vicende descritte, in quanto di facile lettura, di grande interesse e di alti contenuti morali
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