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Recensione " Teresa Raquin "

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kevinooo
icon11  view post Posted on 23/12/2007, 10:40




Recensione di "Teresa Raquin":

“Teresa Raquin” è la storia di un adulterio, di un tradimento, di un omicidio, di un doppio suicidio, è la storia di una degradazione sociale inverosimile. Mme. Raquin vive con il suo unico figlio, Camillo, debole e malato, e con una nipote, Teresa, di qualche anno più giovane. La buona signora, per assicurare al figlio un’infermiera a vita, decide di fargli sposare la nipote.Dopo il matrimonio Camillo decide improvvisamente di impiegarsi a Parigi costringendo la madre a rispettare l’inatteso soprassalto di volontà. Nella capitale, Mme. Raquin, decide di riprendere la sua antica attività e affitta un modesto negozio di merceria. Camillo ritrova casualmente un compagno d’infanzia, Lorenzo, un ex pittore che promette di fargli il ritratto. Egli si reca tutte le sere in casa Raquin e presto entra in rapporti stretti con loro. Per puro calcolo decide di diventare l’amante di Teresa. Quando i due amanti si rendono conto di non avere alcuna possibilità di continuare la relazione per la difficoltà rappresentata dalla presenza di Camillo, decidono brutalmente di ucciderlo, e l’occasione si presenta durante una gita in barca che permette di far passare il delitto per un incidente fortuito. Passano quindici mesi: i complici conducono il loro gioco con tanta abilità da farsi offrire dalla compagnia che li circonda quel matrimonio che, per Lorenzo, rappresenta il coronamento delle sue aspirazioni (l’inattività assoluta) e, per Teresa, il culmine del suo erotismo esasperato. Ma le nozze non significano il superamento del delitto, anzi, ne costituiscono la clamorosa disfatta. La spinta erotica che li aveva uniti, aveva raggiunto, durante l’assassinio di Camillo, il culmine, ed i due complici, ormai impossibilitati ad unirsi, sono costretti a rievocarne continuamente il fantasma, uno spettro che non riescono a cacciare perché, nonostante la sofferenza che procura ad entrambi quella continua “persecuzione”, è l’unica realtà che riescono a condividere, una realtà terrificante che li porterà al suicidio.
 
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